Caratteristiche dei semi di Sensoryseeds

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I semi di marijuana sono tra i prodotti da collezione maggiormente importati dagli Stati Uniti.
Il mercato di semi da collezione è diventato fiorente anche nel nostro Paese. Il prodotto, spedito sottoforma di capsule sottovuoto che ne garantiscono l’integrità, contiene al suo interno percentuali minime di principio attivo THC che garantisce, quindi, un acquisto legale del prodotto.

Valori irrisori di THC non consentono, tuttavia, di compiere un utilizzo illegale delle capsule di semi di cannabis acquistate: resta attivo il divieto di coltivare marijuana.

I semi di canapa, come quelli di Sensoryseeds, non sono tutti uguali: ognuno di essi, infatti, conserva caratteristiche uniche che lo rendono adatto ad ogni genere di esigenza. Quali sono le peculiarità più importanti di questi semi? Scopriamole insieme.

Semi autofiorenti di marijuana

I semi autofiorenti sono destinati ai coltivatori alle prime armi. La caratteristica principale di questa categoria è, infatti, la rapidità della fioritura.

Si tratta di semi che non hanno bisogno di grandi “bagni di luce” come è, invece, consuetudine del tradizionale seme di canapa; gli autofiorenti, inoltre, sono fortemente resistenti alle alterazioni delle ore di luce crescenti o calanti tipiche del cambio stagione (in gergo, fotoperiodo).

Il seme autofiorente di marijuana non necessita di cure particolari, se non in fase di germinazione: è questo, infatti, il momento più delicato per i semi con queste caratteristiche. E’ consigliabile avviare la germinazione a temperature miti, garantendo il giusto tasso di umidità e tutelando le future piante dall’aggressione di muffe e parassiti.

Una volta superato tale scoglio, la coltivazione non si rivelerà un processo particolarmente complicato: oltre a non patire la fotosensibilità, infatti, le piante nate da semi autofiorenti femminizzati crescono piuttosto rapidamente – in media occorrono dai due mesi alle dieci settimane per assistere alle prime fioriture – e vantano una resistenza senza eguali agli sbalzi termici.

Semi femminizzati di marijuana

I semi femminizzati di canapa sono creati grazie ad uno speciale ibrido che garantisce una crescita aumentata delle piante di sesso femminile. Si tratta di un prodotto più “delicato”, conservato sottovuoto e che necessita di un periodo di riposo prima di essere piantato per la germinazione.

Per garantire una corretta fase di quiescenza del seme prima della germinazione occorre tenere conto di alcuni semplici accorgimenti. Il seme femminizzato va conservato in luogo fresco e asciutto, lontano dal contatto diretto alla luce e in condizioni di umidità minima e costante. Il frigorifero è il luogo ideale per preservare l’integrità dei semi nella fase precedente alla coltivazione.

Una volta piantato il seme, la cura della futura piantina non sarà particolarmente complessa. Le piante femminizzate sono maggiormente fotosensibili: la coltivazione in ambiente esterno, quindi, è consigliabile solo in località che godono di un clima caldo e di un’esposizione alla luce piuttosto elevata.

E’ possibile coltivare semi femminizzati di canapa anche in indoor, a patto di porre attenzione continua a tutte le variabili che potrebbero influenzare una sana fioritura della pianta. I semi femminizzati sono più longevi degli autofiorenti, ma anche più sensibili all’attacco di parassiti e agenti esterni. La coltivazione in serra di tali semi garantisce un maggiore controllo sulle avversità e un uso ridotto o nullo di prodotti chimici per proteggere la coltivazione da muffe, insetti e malattie.

Semi fastflowering di marijuana

Esiste una varietà di semi che garantisce la fioritura di rigogliose piante femminizzati di canapa in tempi ridotti rispetto al normale: si tratta della categoria di semi fastflowering, riconoscibili dalla capacità autofiorente ereditata dal loro particolare “corredo genetico”.

I semi fastflowering nascono dall’incrocio tra sementi femminizzate con piante Ruderalis, una varietà che cresce naturalmente in Siberia e si caratterizza per la sua resistenza alle avversità climatiche, ma non solo. I semi di questa categoria non soffrono della fotosensibilità e non necessitano del normale “bagno” di luce di dodici ore per crescere forti e rigogliosi.

I semi fastflowering di canapa sono molto resistenti alle intemperie e agli attacchi di agenti esterni, garantendo una crescita e una fioritura pluristagionale in tempi record. L’unico accorgimento da adottare nella fase di acquisto di tali semi è legato alla fase di germinazione, così come accade per le sementi di altra categoria.

I semi “veloci” possono essere coltivati sia in outdoor che all’interno di serre o altre location, rispettando la corretta esposizione alla luce, garantendo una temperatura stabile, nutrendo in maniera adeguata il suolo che ospiterà le future piantine e proteggendo la semente da muffe e parassiti attraverso un controllo costante dell’umidità. Se gestite correttamente, in meno di un mese germineranno piante robuste di sesso femminile nella maggior parte dei casi.

Come scegliere i semi di cannabis

La scelta della giusta varietà di semi di cannabis sarà fortemente influenzata dalla capacità del coltivatore. Un principiante dovrà necessariamente avvalersi della semente che richiede meno attenzioni, capace di autogestirsi nella maggior parte delle fasi della propria crescita e trasformazione in pianta.

Breeder più “navigati”, al contrario, potranno sperimentare tecniche di coltivazione più elaborate, optando per l’acquisto di semi di varietà più complessa, ottenendo risultati soddisfacenti in tempi record. E’ consigliabile approcciarsi all’acquisto con attenzione, ricordando che la cannabis è una coltura che richiede attenzioni in ogni fase della sua nascita e successiva crescita.

Sono numerosi i portali italiani che garantiscono l’acquisto di semi di qualità a prezzi modici; tra questi, ricordiamo SensorySeeds, leader nella compravendita di semi femminizzati di ogni categoria.

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