{"id":876,"date":"2017-11-21T22:26:48","date_gmt":"2017-11-21T22:26:48","guid":{"rendered":"http:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=876"},"modified":"2017-11-21T22:39:41","modified_gmt":"2017-11-21T22:39:41","slug":"sofonisba-anguissola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/sofonisba-anguissola\/","title":{"rendered":"Sofonisba Anguissola"},"content":{"rendered":"
Gli sguardi di Sofonisba Anguissola (1533 – 1625 ca)<\/strong><\/p>\n Appartenente alla nobile famiglia Anguissola di Cremona, con ben sei sorelle tutte dotate e versatili in campo pittorico e con un solo fratello, Asdrubale, che ignor\u00f2 gli interessi umanistici, godette di fortunata e longeva carriera professionale che la port\u00f2 alla corte spagnola di Filippo II, fino al definitivo rientro in Italia a Genova e a Palermo.<\/p>\n Assieme alle sorelle fu avviata allo studio delle lettere e delle arti secondo gli auspici del diffuso testo rinascimentale Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione, che istruiva la necessit\u00e0 per le donne del ceto aristocratico-borghese di arricchire il proprio corredo educativo con nuove strategie d\u2019intrattenimento sociale.<\/p>\n Il padre Amilcare promosse i talenti delle figlie Sofonisba ed Elena avviandole del \u201846 alla scuola del pittore Bernardino Campi perch\u00e9 apprendessero la tecnica del dipingere, e pi\u00f9 tardi us\u00f2 tutta la sua abilit\u00e0 diplomatica per magnificare le capacit\u00e0 ritrattistiche della primogenita inserendola, grazie anche alle proprie relazioni, in un ampio circuito intellettuale, sorretto da una fitta rete di contatti con le corti italiane di Milano, Ferrara, Parma e Piacenza gravitanti intorno a quella spagnola.<\/p>\n In questo fu favorita anche dalla figura di Partenia Gallerati, imparentata con la famiglia Anguissola, fine conoscitrice dei classici greci e latini, e animatrice di un cenacolo, che intratteneva un flusso di scambi epistolari con dame aristocratiche animate come lei da uno spirito di maggiore autodeterminazione femminile, fondato sull\u2019acquisizione del sapere umano. Le commissioni giunsero numerose, se pure raramente remunerate, insieme a tangibili elogi del mondo intellettuale come Francesco Salviati, Annibal Caro e persino Giorgio Vasari.<\/p>\n Nella sua pittura vive un pulsante realismo di sapore lombardo che supera le formule manieristiche, come emerge nella Partita a scacchi che Sofonisba dipinge nel 1555 e in cui ritrae le sorelle minori Lucia, Minerva ed Europa, insieme al marginale ritratto della fedele governante, impegnate in una partita a scacchi in giardino con un lontano paesaggio di fondo d\u2019ispirazione fiamminga, mentre l\u2019incrocio degli sguardi e la mimica delle mani suggeriscono una corrente interlocutoria tra i vari personaggi.<\/p>\n La presenza della figura anziana rivela la contrapposizione bello-brutto che ricomparir\u00e0 nella Bambina con nano, Vecchia che studia l\u2019alfabeto ed \u00e8 derisa da una bambina,Ritratto di Lucia alla spinetta e ancora nel Ritratto di Margherita di Savoia con un nano del tardo \u201895.<\/p>\n