{"id":755,"date":"2016-11-11T15:13:47","date_gmt":"2016-11-11T15:13:47","guid":{"rendered":"http:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=755"},"modified":"2017-11-11T15:15:48","modified_gmt":"2017-11-11T15:15:48","slug":"claudio-malacarne","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/claudio-malacarne\/","title":{"rendered":"Claudio Malacarne"},"content":{"rendered":"

“La pittura di Claudio Malacarne” a cura di D.Montalto<\/p>\n

Un duraturo ritorno alla pittura dipinta caratterizza l\u2019arte contemporanea nell\u2019 ultimo decennio. Un recupero del \u201cmestiere\u201d che sembra essersi diviso in due filoni culturalmente e commercialmente egemoni: il neo grottesco infantile, figlio di Basquiat e dei vari graffitismi pseudourbani; e il copioso, talora stucchevole perfezionismo accademico di matrice fotorealista.<\/p>\n

In questo scenario, che da tempo non registrava convincenti novit\u00e0, spicca per\u00f2 singolarmente il lavoro di Claudio Malacarne, pittore mantovano dal talento e dal percorso ormai conclamati. La sua produzione figurativa e paesaggistica segna le ragioni poetiche di una pittura che guarda all\u2019attualit\u00e0 del passato, alla grande e perdurante lezione dei Fauves, degli Espressionisti germanici e mitteleuropei, di certo Novecento italiano.<\/p>\n

La sua vigorosa pittura, di prima intenzione ma anche raffinata, si segnala infatti per una singolare forza istintiva, il cui equivalente linguistico sono un\u2019iconografia icastica e primaria, una gestualit\u00e0 solenne e un cromatismo sonoro.<\/p>\n

Questa sua indole sauvage, che rinvia indubbiamente alle avanguardie storiche della modernit\u00e0, da C\u00e9zanne a Picasso, risulta per\u00f2 nutrita e temperata da una profonda cultura compositiva, da una nitida consapevolezza della funzione della luce e del colore, al fine di rendere la matissiana musicale joie de vivre di quella sfera simbolica mediterranea alla quale l\u2019artista sente di appartenere.<\/p>\n

I bellissimi quadri di Malacarne \u2013 vedute di parchi e di giardini immerse in una luce meridiana; musicisti; bagnanti in acque cristalline; ritratti di animali esotici, a comporre un originale bestiario\u201d tropicale \u2013 risultano costruiti pittoricamente sul supporto tramite dense e materiche textures coloristiche, appaiono implosive di energia e \u201critagliate\u201d su sfondi compatti, campiti di crom\u00ece innaturalistiche ma calde: arancioni, gialli accesi, verdi acquosi, rossi violacei, blu intensi, colori tutti che rimandano otticamente a un eden ideale e, pi\u00f9 profondamente, all\u2019interiorit\u00e0, all\u2019io dell\u2019autore, a un sentimento di fuga e di bellezza peculiarmente attuale, nel quale tutti possiamo riconoscerci.<\/p>\n

I sapienti dipinti di Malacarne, dinamici ma ripuliti d\u2019ogni aneddoto o racconto pedante e impostati invece, unicamente, sulla forma, \u00e9vocano serenit\u00e0 e innocenza. Masse e tarsie di colore li animano, costringendo l\u2019osservatore a leggerne la sottigliezza ottica tramite un\u2019indagine ravvicinata, soffermandosi sul macro-dettaglio, sul pennellare che diviene liberamente astratto.<\/p>\n

Impaginata con somma eleganza, la pittura di Malacarne \u00e8 una scena atemporale, collocata fuori dalla cronaca e dalla verosimiglianza del r\u00e9portage, bens\u00ec appartenente al regno degli archetipi, dove primeggia la poesia, e dove il tema, sempre elettivo, ci restituisce con accenti nuovi e attuali \u2013 nell\u2019epoca dell\u2019immagine virtuale \u2013 la sorprendente vitalit\u00e0 della pittura.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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