{"id":695,"date":"2017-10-08T13:34:51","date_gmt":"2017-10-08T13:34:51","guid":{"rendered":"http:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=695"},"modified":"2019-12-08T14:00:27","modified_gmt":"2019-12-08T14:00:27","slug":"vincent-van-gogh","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/vincent-van-gogh\/","title":{"rendered":"Vincent van Gogh: biografia, curiosit\u00e0 e opere d’arte"},"content":{"rendered":"\n
\"Autoritratto
Autoritratto di Vincent van Gogh<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Vincent van Gogh (1853\u20131890) \u00e8 stato uno dei pi\u00f9 grandi artisti del mondo, autore di capolavori come “Notte stellata” e “Girasoli”, sebbene rimase sconosciuto fino a dopo la sua morte.<\/p>\n\n\n\n

Vincent van Gogh era un pittore post-impressionista la cui opera – notevole per la sua bellezza, emozione e colore – influenz\u00f2 fortemente l’arte del XX secolo. <\/p>\n\n\n\n

Lott\u00f2 con la malattia mentale e rimase povero e praticamente sconosciuto per tutta la vita.<\/p>\n\n\n\n

Primi anni di vita, famiglia ed educazione<\/h2>\n\n\n\n

Van Gogh \u00e8 nato il 30 marzo 1853 a Groot-Zundert, Paesi Bassi. Il padre di Van Gogh, Theodorus van Gogh, era un austero ministro di campagna, e sua madre, Anna Cornelia Carbentus, era un’artista lunatica il cui amore per la natura, il disegno e gli acquerelli fu trasferito a suo figlio.<\/p>\n\n\n\n

Van Gogh \u00e8 nato esattamente un anno dopo che il primo figlio dei suoi genitori, chiamato anche Vincent, \u00e8 nato morto. In giovane et\u00e0 – con il suo nome e la data di nascita gi\u00e0 incisi sulla lapide del fratello morto – van Gogh era malinconico.<\/p>\n\n\n\n

Theo van Gogh<\/h3>\n\n\n\n

Il maggiore di sei figli viventi, van Gogh aveva due fratelli minori (Theo, che lavorava come mercante d’arte e sosteneva l’arte del fratello maggiore, e Cor) e tre sorelle minori (Anna, Elizabeth e Willemien).<\/p>\n\n\n\n

Theo van Gogh avr\u00e0 in seguito un ruolo importante nella vita del fratello maggiore come confidente, sostenitore e mercante d’arte.<\/p>\n\n\n\n

La prima infanzia e l’educazione<\/h3>\n\n\n\n

All’et\u00e0 di 15 anni, la famiglia di van Gogh era in difficolt\u00e0 economiche, e lui fu costretto a lasciare la scuola e andare al lavoro. Ha ottenuto un lavoro presso il negozio d’arte di suo zio Cornelis, Goupil & Cie, una ditta di commercianti d’arte a L’Aia. A quel tempo, van Gogh parlava correntemente il francese, il tedesco e l’inglese, cos\u00ec come il suo nativo olandese.<\/p>\n\n\n\n

Nel giugno del 1873, van Gogh fu trasferito alla Groupil Gallery di Londra. L\u00ec si innamor\u00f2 della cultura inglese. Nel tempo libero visit\u00f2 gallerie d’arte e divenne anche un fan degli scritti di Charles Dickens e George Eliot.<\/p>\n\n\n\n

Si innamor\u00f2 anche della figlia della padrona di casa, Eugenie Loyer. Quando lei rifiut\u00f2 la sua proposta di matrimonio, van Gogh sub\u00ec un fallimento. Egli gett\u00f2 via tutti i suoi libri, ad eccezione della Bibbia, e dedic\u00f2 la sua vita a Dio. Si arrabbi\u00f2 con la gente al lavoro, dicendo ai clienti di non comprare “l’arte senza valore”, e alla fine fu licenziato.<\/p>\n\n\n\n

La vita da predicatore<\/h3>\n\n\n\n

Van Gogh insegn\u00f2 poi in una scuola per ragazzi metodisti e predic\u00f2 anche alla congregazione. Anche se cresciuto in una famiglia religiosa, non \u00e8 stato fino ad allora che ha cominciato seriamente a considerare la possibilit\u00e0 di dedicare la sua vita alla chiesa.<\/p>\n\n\n\n

Sperando di diventare ministro, si prepar\u00f2 a sostenere l’esame di ammissione alla Scuola di Teologia di Amsterdam. Dopo un anno di studio diligente, si rifiuta di sostenere gli esami di latino, definendo il latino una “lingua morta” dei poveri, e successivamente gli viene negato l’ingresso.<\/p>\n\n\n\n

La stessa cosa accadde alla Chiesa del Belgio: Nell’inverno del 1878, van Gogh si offre volontario per trasferirsi in una miniera di carbone impoverita nel sud del Belgio, un luogo dove i predicatori sono solitamente inviati come punizione. Predicava e serviva i malati, e disegnava anche immagini dei minatori e delle loro famiglie, che lo chiamavano “Cristo delle miniere di carbone”.<\/p>\n\n\n\n

I comitati evangelici non erano cos\u00ec soddisfatti. Non erano d’accordo con lo stile di vita di van Gogh, che aveva cominciato ad assumere un tono di martirio. Si rifiutano di rinnovare il contratto di van Gogh, che \u00e8 costretto a trovare un’altra occupazione.<\/p>\n\n\n\n

Gli Inizi della Carriera Artistica<\/h2>\n\n\n\n

Nell’autunno del 1880, dopo pi\u00f9 di un anno trascorso da indigente nel Borinage, Vincent si trasfer\u00ec a Bruxelles per iniziare i suoi studi artistici. Vincent ebbe l’idea di iniziare questi studi grazie al sostegno finanziario del fratello Theo.<\/p>\n\n\n\n

Lui e Theo erano sempre stati molto vicini fin da bambini e per quasi tutta la loro vita adulta mantennero una corrispondenza ininterrotta e assai rivelatrice. Sono queste lettere, pi\u00f9 di 700 ancora esistenti in totale, a dar corpo a gran parte delle nostre conoscenze circa il modo in cui Van Gogh percepiva la sua propria vita e le sue opere. Il 1881 si rivel\u00f2 un anno turbolento per Vincent van Gogh.<\/p>\n\n\n\n

Vincent fece domanda di ammissione alla Ecole des Beaux-Arts di Bruxelles, sebbene i biografi Hulsker e Tralbaut siano in disaccordo tra loro sui dettagli: Tralbaut propende per una sia pur breve e irrilevante frequentazione della scuola, mentre Hulsker sostiene che la domanda di ammissione di Vincent non venne mai accettata.<\/p>\n\n\n\n

Qualunque sia il caso, Vincent continu\u00f2 ad imparare il disegno da solo, traendo esempi da libri come Travaux des champs di Jean-Francois Millet e Cours de dessin di Charles Bargue. In estate, Vincent torn\u00f2 di nuovo a vivere coi suoi genitori, ora ad Etten, e in quel periodo incontr\u00f2 la cugina Cornelia Adriana Vos-Stricker (Kee). Kee (1846-1918) era rimasta vedova da poco e stava crescendo un figlio giovane da sola. Vincent si innamor\u00f2 di Kee e rimase sconvolto quando lei rifiut\u00f2 le sue avances.<\/p>\n\n\n\n

Lo sfortunato episodio si concluse con uno dei pi\u00f9 memorabili incidenti nella vita di Van Gogh. Dopo essere stato respinto violentemente da Kee, Vincent decise di affrontarla a casa dei suoi genitori.<\/p>\n\n\n\n

Il padre di Kee non permise a Vincent di vedere la figlia e Vincent, sempre determinato, mise la sua mano sopra il tubo di una lampada ad olio, bruciandosela intenzional-<\/p>\n\n\n\n

mente. Il padre di Kee disinnesc\u00f2 rapidamente la situazione spegnendo semplicemente la lampada con un soffio, e Vincent lasci\u00f2 la casa umiliato. Nonostante i rovesci sentimentali con Kee e le tensioni personali col padre, Vincent trov\u00f2 incoraggia-menti da parte di Anton Mauve (1838-88), suo cugino acquisito.<\/p>\n\n\n\n

Mauve si era affermato come artista di successo e, dalla sua casa all’Aia, procur\u00f2 a Vincent il suo primo set di colori ad acquarello introducendolo cos\u00ec al lavoro con i colori. Vincent era un grande ammiratore delle opere di Mauve e gli era profondamente riconoscente per tutti gli insegnamenti che questi fu in grado di fornirgli.<\/p>\n\n\n\n

La loro relazione era gradevole, ma fin\u00ec per soffrire di tensioni quando Vincent inizi\u00f2 a vivere con una prostituta. Vincent van Gogh incontr\u00f2 Clasina Maria Hoornik (1850-1904) verso la fine di febbraio del 1882 all’Aia. Gi\u00e0 incinta del secondo figlio quando Vincent la incontr\u00f2, questa donna, conosciuta come “Sien”, and\u00f2 a vivere con lui poco tempo dopo. Vincent visse con Sien per il successivo anno e mezzo.<\/p>\n\n\n\n

La loro relazione fu di quelle tempestose, in parte a causa di entrambe le loro volubili personalit\u00e0, in parte a causa della tensione dovuta al fatto che vivevano in completa povert\u00e0. Le lettere di Vincent a Theo mostrano come egli si dedicasse a Sien e specialmente ai suoi bambini, ma la sua arte rimaneva la sua prima passione fino ad escludere qualsiasi altra preoccupa-zione, incluso il cibo.<\/p>\n\n\n\n

Sien e i suoi bambini posarono per dozzine di disegni di Vincent, e i suoi talenti artistici crebbero considere-volmente in questo periodo. I suoi primitivi disegni di minatori nel Borinage lasciarono il posto a lavori molto pi\u00f9 raffinati e carichi di emozione. Nel disegno Sien, seduta su una cesta, con una ragazza, per esempio, Vincent raffigura magistralmente sia la quiete domestica che un sottostante senso di disperazione sentimenti che definirebbero in modo veritiero i suoi 19 mesi di vita con Sien.<\/p>\n\n\n\n

Il 1883 fu un altro anno di transizione per Van Gogh, sia per la sua vita personale che per il suo ruolo come artista. Vincent aveva iniziato a sperimentare la pittura ad olio nel 1882, ma fu solo nel 1883 che inizi\u00f2 ad adoperare sempre pi\u00f9 frequentemente questa tecnica. Man mano che la sua abilit\u00e0 nel disegnare e dipingere aumentava, la sua relazione con Sien si deteriorava, e in settembre essi si divisero.<\/p>\n\n\n\n

Come dopo il suo fallimento nel Borinage, anche questa volta Vincent si sarebbe ripreso da questa fallita relazione isolandosi. Con molto rincrescimento, in particolare a causa dei sentimenti che provava per i figli di Sien, Vincent lasci\u00f2 l’Aia a met\u00e0 settembre per dirigersi nel Drenthe, una regione alquanto desolata dei Paesi Bassi.<\/p>\n\n\n\n

Nelle successive sei settimane Vincent condusse una vita da nomade, spostandosi attraverso tutta la regione e disegnando e dipingendo quel paesaggio fuori mano e i suoi abitanti. Vincent torn\u00f2 di nuovo a casa dai suoi genitori, questa volta a Neunen, sul finire del 1883. Per tutto l’anno successivo continu\u00f2 a rifinire la sua arte. In questo periodo produsse dozzine di disegni e di dipinti: tessitori, filatori e altri ritratti.<\/p>\n\n\n\n

I contadini del posto si rivelarono i suoi soggetti preferiti – in parte perch\u00e8 Van Gogh sentiva una forte affinit\u00e0 con questi poveri lavoratori, in parte perch\u00e9 era un cos\u00ec grande ammiratore del pittore Millet, che produsse a sua volta dipinti teneri e compassionevoli di lavoratori nei campi. La vita romantica di Vincent sub\u00ec quell’estate un’altra svolta drammatica, e infelice, quando una vicina, Margot Begemann (1841-1907), cerc\u00f2 di avvelenarsi.<\/p>\n\n\n\n

Margot, la cui famiglia era vicina di casa di quella di Vincent, era stata innamorata di Vincent, e lo sconvolgimento emotivo di quella relazione la port\u00f2 a tentare il suicidio. Vincent rimase molto turbato dall’incidente, ma Margot alla fine si riprese.<\/p>\n\n\n\n

1885: L’Anno della Svolta. I primi Capolavori<\/h2>\n\n\n\n

Nei primi mesi del 1885 Van Gogh continu\u00f2 le sue serie di ritratti di contadini. Vincent li considerava degli “studi”, lavori che avrebbero continuato a rifinire la sua arte in preparazione a quella che sarebbe stata la sua opera pi\u00f9 ambiziosa fino a qual momento. Vincent lavor\u00f2 tutto marzo e aprile a questi studi, brevemente distratto dal suo lavoro dalla morte del padre, il 26 marzo.<\/p>\n\n\n\n