{"id":686,"date":"2017-10-08T12:36:18","date_gmt":"2017-10-08T12:36:18","guid":{"rendered":"http:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=686"},"modified":"2017-11-16T17:36:09","modified_gmt":"2017-11-16T17:36:09","slug":"rodolfo-tonin","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/rodolfo-tonin\/","title":{"rendered":"Rodolfo Tonin"},"content":{"rendered":"

Con il suo modo di stendere il colore come un segno incisivo di forza e di vitalit\u00e0, Rodolfo Tonin crea paesaggi insoliti che rompono gli schemi figurali della tradizione. Sono lavori meditati che si aprono alla contemplazione di prospettive e primi piani eseguiti in campiture larghe e stimolanti, che si concentrano su scorci campestri dove, emblematicamente, \u00e8 stata cancellata la presenza degli animali e degli uomini.<\/p>\n

Questo modo di fare pittura si avvale di una sigla segnica fortemente vibrata, di una stesura persino violenta data dai cromatismi delle zone d\u2019ombra che squarciano le prospettive come ferite inquietanti.<\/p>\n

Lo scandire delle stagioni, sotto la ricognizione di uno sguardo straordinariamente acuto, opera da elemento di trasformazione delle sensazioni visive nelle curve di un greto, nelle linee scabre degli arbusti autunnali, nei colori dei fiori estivi, stimolando nell\u2019 osservatore vibrazioni emotive, prima ancora dell\u2019indubitabile apprezzamento estetico che suscita l\u2019equilibrio compositivo della rappresentazione. Se la campagna e i fiori agiscono su questo pittore come una stimolo a tessere un gioco soprattutto segnico, nei casi in cui la cromia si affolla su tonalit\u00e0 pi\u00f9 accese e su stesure pi\u00f9 ampie, la raffigurazione dispensa all\u2019osservatore illusioni visive che si allontanano dal riconoscibile. Nei momenti prospettici pi\u00f9 profondi appaiono vedute atonali di un cielo appena segnato dalle nuvole, che nella sua freddezza lontana conferma l\u2019intenzione pittorica di descrivere il silenzio. In altri momenti infine appaiono cromie persino lussureggianti, ma segnate in modo non eludibile da un presagio di disfacimento autunnale…<\/p>\n

Biografia del Pittore Rodolfo Tonin<\/h2>\n

Rodolfo Tonin nasce nella provincia milanese nel 1959. Ha studiato al Liceo Artistico frequentando il corso professionale d\u2019Arte di Arcisate, la Scuola d\u2019Arte di Induno Olona, la Scuola di pubblicit\u00e0 a Varese.<\/p>\n

Allievo del pittore L. Brunella opera nell\u2019ambito dell\u2019impressionismo, prediligendo una tavolozza dai colori vivaci, d\u2019impronta fauvista. La sua carriera come pittore inizia nel 1979 quando vince il premio Besozzo vinto poi anche nel 1983, ha tenuto inoltre mostre personali sia in Italia che all\u2019estero tra le quali citiamo in Italia: Sumirago (Villa Rusconi 1990) , Runo, Varese (\u201cMusica in Villa\u201d 1995 e \u201cFutura antigua\u201d sempre nel 1995) , Induno Olona (1981), Pordenone (1995), Vicenza ( 1995), Arte Fiera a Bologna nel 1993 e nel 1994, Pesaro nel 1994 allestita nell\u2019Hotel Principe di Savoy, Urbania 1996. Torino \u201cArte e incontri \u201d 2005, \u201cSegni vibrati\u201d Ischia 2005 ( con relativa monografia dedicata all\u2019evento), Gela \u201cArt Gallery\u201d 2006, collettiva Frida Arte \u201cFiera del Levante a Bari 2007, \u201cArt Time Udine\u201d 2007, collettiva \u201c Ursi galleria\u201d 2008 Bari, Collettiva \u201cArt Gallery\u201d 2009 Citt\u00e0 di Molfetta. All\u2019estero : \u201c Fiera di Istambul\u201d Turchia 1995, Expo Arte a Lugano (Palazzo dei congressi 1996), aereoporto di Lugano 1996 sempre con il procinio di Falpa promozione arte. Rodolfo Tonin \u00e8 stato inoltre recensito da critici d\u2019arte importanti come Vittorio Sgarbi, Fernando Noris ,Orietta Pinessi, Andrea Dipr\u00e8.<\/p>\n

Nel 2006 le sue opere sono comparse nella trasmissione televisiva \u201cTre minuti con Dipre\u201d e negli anni 2006\/07 ha partecipato alla televendita collettiva sul canale satellitare LA9 con falpa promozione arte. L\u2019artista \u00e8 stato inoltre pubblicato nel 2005 sul volume \u201c I Giudizi di Sgarbi\u201d, nell\u2019annuario Mondadori D\u2019arte Moderna 2008 e 2009 e ancora nel 2005 \u201c Paesaggi Vibrati\u201d Edito da Falpa promozione arte. Attualmente vive e lavora nella provincia di Varese. Le sue opere sono distribuite in esclusiva da : Falpa promozione arte.<\/p>\n

Rodolfo Tonin, tratto da I Giudizi di Sgarbi <\/h2>\n

Con il suo modo di stendere il colore come un segno incisivo di forza e di vitalit\u00e0, Rodolfo Tonin crea paesaggi insoliti che rompono gli schemi figurali della tradizione. Sono lavori meditati che si aprono alla contemplazione di prospettive e primi piani eseguiti in campiture larghe e stimolanti, che si concentrano su scorci campestri dove, emblematicamente, \u00e8 stata cancellata la presenza degli animali e degli uomini.<\/p>\n

Questo modo di fare pittura si avvale di una sigla segnica fortemente vibrata, di una stesura persino violenta data dai cromatismi delle zone d\u2019ombra che squarciano le prospettive come ferite inquietanti.<\/p>\n

Lo scandire delle stagioni, sotto la ricognizione di uno sguardo straordinariamente acuto, opera da elemento di trasformazione delle sensazioni visive nelle curve di un greto, nelle linee scabre degli arbusti autunnali, nei colori dei fiori estivi, stimolando nell\u2019 osservatore vibrazioni emotive, prima ancora dell\u2019indubitabile apprezzamento estetico che suscita l\u2019equilibrio compositivo della rappresentazione.<\/p>\n

Se la campagna e i fiori agiscono su questo pittore come una stimolo a tessere un gioco soprattutto segnico, nei casi in cui la cromia si affolla su tonalit\u00e0 pi\u00f9 accese e su stesure pi\u00f9 ampie, la raffigurazione dispensa all\u2019osservatore illusioni visive che si allontanano dal riconoscibile. Nei momenti prospettici pi\u00f9 profondi appaiono vedute atonali di un cielo appena segnato dalle nuvole, che nella sua freddezza lontana conferma l\u2019intenzione pittorica di descrivere il silenzio.<\/p>\n

In altri momenti infine appaiono cromie persino lussureggianti, ma segnate in modo non eludibile da un presagio di disfacimento autunnale. Tonin tralascia di soffermarsi sul particolare, privilegiando l\u2019ordito di una cromia segnica imperiosa che conduce a una lettura d\u2019insieme o, per meglio dire, a una resa scenografica che si fa leggibile nella ricomposizione a distanza dei singoli tratti pittorici.<\/p>\n

La selezione dei colori assume in questo artista la vivacit\u00e0 ritmica e timbrica di un andante musicale vivace, dove i verdi, i bruni, i viola, nella loro intrinseca maniera di modularsi visivamente, giocano ruoli strumentali perfettamente sincroni e concertanti.<\/p>\n

Se dunque l\u2019intensit\u00e0 espressiva \u00e8 l\u2019elemento percepibile di questa pittura che si direbbe in apparenza veloce e immediata – ma che a uno sguardo attento rivela il carattere sofferto di una progettazione lungamente meditata – va anche detto che la totale assenza della figura umana ha il potere di evocare un pessimismo malinconico che si esprime nelle pause di silenzio delle macchie scure, o nella nudit\u00e0 geometrica degli alberi autunnali.<\/p>\n

Non sono quindi casuali le titolazioni proposte a margine di queste composizioni e finalizzate alla sola riconoscibilit\u00e0 esecutiva, in quanto sembrano voler porre dei limiti, con la secchezza di una semplice presa d\u2019atto, a una interpretazione troppo idilliaca o soggettiva da parte di chi guarda.<\/p>\n

Ma se la pittura di Tonin sembra voler evitare il descrittivismo, per esaltare soprattutto i rapporti volumetrici e spaziali, non \u00e8 improprio suggerire l\u2019idea di una sfida combattuta ai margini dell\u2019informalit\u00e0, l\u00e0 dove l\u2019amalgama del colore crea tensioni ed espansioni lungo orizzonti fantasmatici che sembrano scaturire dalla memoria visiva, pi\u00f9 che dall\u2019 osservazione diretta del reale.<\/p>\n

La sorte di questo artista \u00e8 dunque quella di usare un linguaggio poetico e descrittivo, ma essendo consapevole di agire come l\u2019ultimo cultore solitario della forma riconoscibile, ha deciso di proporre una sua personale scommessa a chi ha decretato la morte definitiva della figurazione musicale vivace, dove i verdi, i bruni, i viola, nella loro intrinseca maniera di modularsi visivamente, giocano ruoli strumentali perfettamente sincroni e concertanti.<\/p>\n

Dipinti<\/h2>\n