{"id":382,"date":"2017-09-17T09:11:19","date_gmt":"2017-09-17T09:11:19","guid":{"rendered":"http:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=382"},"modified":"2017-09-17T09:23:19","modified_gmt":"2017-09-17T09:23:19","slug":"gerardo-dottori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/gerardo-dottori\/","title":{"rendered":"Gerardo Dottori (pittore futurista)"},"content":{"rendered":"

“Gerardo Dottori…e la ricerca Aeropittorica” a cura di D.Sensi<\/em><\/p>\n

Continuando la mia ricerca sui grandi Maestri del \u2018900 che delle volte sono conosciuti solo ad un pubblico specializzato, pur essendo grandi protagonisti del secolo appena trascorso, mi sono imbattuto nel genio del pittore umbro Gerardo Dottori, uno degli artisti pi\u00f9 significativi del Futurismo e intenso interprete della tecnica aeropittorica (strano a dirsi ma molti artisti della pi\u00f9 importante Avanguardia Italiana del \u2018900, sono tuttora sconosciuti al grande pubblico).<\/p>\n

Biografia<\/h2>\n

\"dottori<\/p>\n

Pittore, Poeta e uomo di profonda cultura, Dottori nasce a Perugia nel 1884, orfano di padre, compiute le elementari lavora presso un antiquario per circa quattro anni, poi si concede un periodo di riflessione, che trascorre girovagando nelle campagne circostanti la citt\u00e0.<\/p>\n

Frequenta quindi l\u2019Accademia di Belle Arti e, tra il 1904 e il 1905, inizia a dipingere secondo i dettami formali del Movimento Divisionista.<\/p>\n

Nel 1906 a Milano opera come riquadratore e pittore di stanze; poco dopo, disoccupato, \u00e8 costretto a rientrare a Perugia. Nel 1912 aderisce al Movimento Futurista, avanguardia culturalmente avanzata e provocatoria, scelta fondamentale che orienter\u00e0 l\u2019intero percorso artistico.<\/p>\n

Al ritorno dalla guerra del 1915 – 1918 ( durante la Grande Guerra scrive “parole in libert\u00e0” sotto lo pseudonimo di G. Voglio), fonda a Perugia la rivista \u201cGriffa\u201d. Nel 1926 si trasferisce a Roma, dove risiede fino al 1939 e collabora con diverse testate giornalistiche.<\/p>\n

Nel 1929 firma con i futuristi Balla, Marinetti, Depero, Fillia, Prampolini, Tato, Somenzi il Manifesto futurista dell\u2019Aeropittura e successivamente nel 1941, concepisce il Manifesto futurista umbro dell’aeropittura, intrerpretando con armonia le suggestioni meccaniche e il senso lirico del paesaggio, la sua produzione , legata a un genius loci umbro, rappresenta il versante ecologista dell’aeropittura.<\/p>\n

Nel 1939, rientra a Perugia in seguito all\u2019incarico di docente alla locale Accademia di Belle Arti, successivamente, dal 1940 al 1947 diriger\u00e0 l\u2019istituto. Abbandona l\u2019insegnamento nel 1967. Gerardo Dottori \u00e8 presente in 11 edizioni della Biennale di Venezia dal 1924 al 1942,<\/p>\n

dov\u2019\u00e8 il primo futurista a proporsi e viene regolarmente invitato a ogni Quadriennale romana fino al 1948 e a numerosissime esposizioni nazionali ed estere, tra le quali si segnala la mostra \u201cDottori ottanta anni di grafica 1895 \u2013 1975\u201d alla galleria Editalia ( oggi Edieuropa). Muore a Perugia nel 1977.<\/p>\n

Pittura<\/h2>\n

\"GerardoLa sua pittura, dopo una iniziale produzione simbolista e divisionista che \u00e8 sicuramente influenzata dagli studi accademici, si evolve nella direzione del dinamismo plastico con suggestioni astratte che derivano da Giacomo Balla, di cui sar\u00e0 amico e profondo estimatore.<\/p>\n

L\u2019assunto fondamentale della sua ricognizione pittorica e grafica \u00e8 la nuova elaborazione della prospettiva aerea, cosiddetta \u201ca volo d\u2019uccello\u201d. Gi\u00e0 adottata nel Rinascimento da Leonardo secondo canoni scientifici, viene ripresa in termini soggettivi e trasfiguranti, con scorci dilatati e multipli punti focali.<\/p>\n

L\u2019immagine \u00e8 scandita da vortici centrifughi e centripeti, dagli andamenti lineari e dalla fibrillazione atmosferica del colore. I princ\u00ecpi di simultaneit\u00e0, compenetrazioni reciproche di forme e il dinamismo, sono alla base della concezione futurista che viene pienamente recepita da Dottori, assieme alla velocit\u00e0 e alla compenetrazione di forme in movimento.<\/p>\n

\"dottori\"Nella produzione dell\u2019artista, sempre ispirata dal paesaggio umbro, sovente l\u2019accezione \u00e8 lirica e naturalistica, ispirata da una realt\u00e0 concepita come fenomeno in divenire, parte di un insieme cosmico che racchiude ogni elemento dell\u2019immagine in un continuum spaziale denso d\u2019energia, materia vitale e luce, come si rileva dalla decorazione dell\u2019Aeroporto di Ostia del 1929, oggi purtroppo distrutta, o dal dipinto Miracolo di luci della Galleria Nazionale d\u2019Arte Moderna di Roma, poetica ulteriormente precisata dagli anni Quaranta con opere quali Lago umbro del 1942, o le molteplici rappresentazioni, realizzate sia con gli oli che con i pastelli, ispirate dal paesaggio che circonda la sua amata Perugia.<\/p>\n

\"GerardoDa alcuni anni e grazie all\u2019impegno del critico perugino Massimo Duranti, che fu suo amico ed estimatore \u00e8 cominciata una lenta ma efficace riscoperta dell\u2019Artista, una grande mostra monografica realizzata alcuni anni fa a Perugia, negli splendidi spazi della Rocca Paolina, ha permesso a molti di conoscere il suo lavoro ed ha riunito per la prima volta assieme, i capolavori aeropittorici di Dottori.<\/p>\n

Quadri di Dottori<\/h2>\n