<\/a>\n\t\t\t<\/div><\/figure>\n\t\t<\/div>\n\nBiografia del Pittore Antonino Cammarata<\/h2>\n
Antonino Cammarata, pittore professionista , \u00e8 nato il sei Agosto 1962 ad Augusta, dove vive e dipinge. Dal 1985 ha iniziato a dipingere paesaggi e dal 1990 si \u00e8 dedicato in particolare allo studio del paesaggio siciliano. Nel 1993 fonda il circolo culturale Officina d’Arte. Partecipa a numerosi concorsi, vincendone diversi primi premi. Ha esposto e espone in molte citt\u00e0 italiane.<\/p>\n
Cammarata esercita la pittura d’assoluto professionista, conosciuto ed apprezzato in tutta Italia. Le sue opere fanno parte di collezioni sia pubbliche che private. \u00c9 stato recensito su numerosi cataloghi d’Arte, quali Mondadori, Elite, Top art, , L’Altra cultura, Archivio delle arti, Il Quadrato, L’altro modo di volare, Bo\u00e8, Euro Arte, I Siracusani, La Sicilia, Il Giornale di Sicilia, Libert\u00e0.<\/p>\n
L’aretuseo, Gazzetta del Sud. Il 30 Dicembre 1999, un articolo del pittore Cammarata viene pubblicato sul settimanale americano Italian tribune. L’artista \u00e8 presente anche con il suo articolo sul mensile Arte Mondadori. Dal 2002 Cammarata espone in Germania alla Galleria LSB di Offenbach e negli USA alla Galleria Artitaly di New York. Nel 2003 e 2004 Cammarata viene proposto dalla galleria Artitaly alla 25\u00aa e 26\u00aa edizione di ArtExp\u00f2 di New York. Nel 2004 la RAI TGR NEA POLIS trasmette un servizio sul sito di Cammarata.<\/p>\n
Nel 2006 la radio nazionale “Radio Cuore” trasmette un servizio su Cammarata nel programma condotto da Walter Santillo ” Due nel pallone” Nel 2007 Cammarata fonda il sito del MIPP ( Movimento italiano pittori paesaggisti ) l’unica realt\u00e0 italiana che raggruppa pittori paesaggisti. Nel 2008 il sito di Cammarata raggiunge le 10.000 visite uniche al mese.<\/p>\n
Critica <\/h2>\n
“Quando la pittura esalta il paesaggio” a cura di Arturo Messina<\/p>\n
Antonino Cammarata gi\u00e0 nei primi degli anni Ottanta, in occasione di una sua mostra a Siracusa, \u00e8 stato oggetto di una mia critica positiva perch\u00e8 notavo nei suoi quadri una particolare cura nell’osservazione e nella riproposizione pittorica degli angoli pi\u00f9 suggestivi del territorio siciliano, del territorio megarese soprattutto. Qui, infatti, egli \u00e8 nato nel 1962 e qui ha scelto di vivere, determinato ad esercitare l’arte come professione, come unica sorgente di guadagno ( il che \u00e8 raro), fin dalla giovinezza, appena dopo qualche anno di frequenza presso l’Istituto d’arte di Siracusa.<\/p>\n
L\u00ec studi\u00f2 oreficeria e non pittura, perch\u00e8 ritenne che, essendo gi\u00e0 dotato da natura di buone qualit\u00e0 pittoriche, non gli serviva seguire gli studi della pittura cominciando dai primi elementi come si fa a scuola. Il suo docente preferito fu lo scultore Giovanni Migliara, che ne seppe capire il talento e lo apprezz\u00f2 molto, incoraggiandolo a continuare in quella espressione d’arte che gli era pi\u00f9 congeniale.<\/p>\n
E proprio il prof. Giovanni Migliara ha voluto essere presente alla mostra personale che Cammarata ha fatto nella Nuova Galleria Roma, di via Maestranza, dove in questi giorni ha esposto con il solito lusinghiero successo. Se la sua tematica pittorica \u00e8 rimasta focalizzata nel paesaggio, direi che molto cambiata e pi\u00f9 approfondita \u00e8 la visione che oggi egli ha degli stessi paesaggi, visione che rivela la sua pi\u00f9 matura padronanza tecnica da un canto, dall’altro la maggiore sensibilit\u00e0 nell’armonia cromatica della sua tavolozza e la pi\u00f9 vibrante luminazione degli scenari ora marini ora campestri.<\/p>\n
Allora nella sua pittura si notava un’evidente adesione ai mezzi toni, alla descrizione di un’atmosfera pregna di grigi malinconici, probabile riferimento o alla frequenza e del clima dello studio del maestro Tomaselli o allo stato d’ animo di chi osservava il degrado che l’industrializzazione aveva apportato all’incanto naturale della sua Sicilia, del suo paese. Oggi, a distanza di circa un quarto di secolo, noto che, da artista maturo, Antonino Cammarata, si impone per luminosit\u00e0, armonia cromatica, impostazione prospetica e linea.<\/p>\n
Oggi egli vede gli stessi paesaggi con lo stato d’animo di chi sogna com’erano prima dell’industrializzazione o come desidererebbe che fossero. La luminosit\u00e0, ottenuta con la sostituzione dei grigi che prima usava con l’uso calibrato delle ocre gialle, lo rende pi\u00f9 verace interprete del paesaggio siciliano, caratterizzato dall’intensit\u00e0 solare palpitante delle sue campagne, delle sue colline, viste di preferenza nella stagione primaverile, cos\u00ec ricca di vegetazione, o del suo mare che \u00e8 il pi\u00f9 azzurro ed invitante.<\/p>\n
L’armonia cromatica rivela in lui un esperto alchimista degli impasti coloristi pi\u00f9 sorprendenti, capace di sfruttare tutte le risorse della tavolozza con la distribuzione pi\u00f9 calibrata, l’accostamento pi\u00f9 adeguato delle caratteristiche tonali, il raccordo dei colori caldi e dee colori freddi, per riuscire ad ottenere effetti non comuni.<\/p>\n
L’impostazione prospettica delle varie campiture, negli accordi pi\u00f9 adeguati di linea e di tratto, \u00e8 un’altra componente degli scenari paesaggistici di Cammarata, che rende perfettamente individuabili gli angoli suggestivi che ripropone con la sua pittura a chi quei luoghi ha gi\u00e0 visto dal vivo visitando l’entroterra o le sue coste del suo paese o dell’isola, che propone, con lodevole operazione di incremento turistico culturale a chi non ha ancora avuto il privilegio di ammirarli, per invitarlo a venire a conoscerli per rimanere estasiato, ben convinto che bellezze naturali come quelle, poche ce ne sono altrove e che la sua terra \u00e8 veramente un paradiso terrestre: ecco anche il motivo per cui egli sceglie di proporli all’osservatore e all’eventuale visitatore nel pieno rigoglio della loro vegetazione, con i suoi prati screziati delle pi\u00f9 variopinte erbe, delle miriadi di steli dal verde intenso al rosso sangue dei papaveri, con i suoi carrubi ed i suoi ulivi adornati fastosamente di foglie, anche se contorti e nodosi per il lungo trascorrere degli anni, simbolo di longevit\u00e0, di robustezza, di energia e di salute, emblema di questa nostra terra che resta sempre la pi\u00f9 incantevole.<\/p>\n
Se Antonino Cammarata non dipinge mai la figura umana, di un contadino che ancora lavora in quella campagna, \u00e8 perch\u00e8 egli intende raccontare con l’evidente sofferenza di quegli alberi secolari l’attuale sofferenza della sua terra, della sua gente che non trova pi\u00f9 i mezzi da vivere in quell’ambiente ed \u00e8 costretto a trovare lavoro molto lontano. E allora la casetta solitaria, affacciata sullo smeraldo liquido di quelle acque oggi non pi\u00f9 limpide come una volta, a causa dell’inquinamento marino provocato dall’invasione industriale, assume un significato particolare: di protesta e di monito, quasi a volere rimproverare chi ne ha provocato il degrado, a volere invitare a ritornare al passato, quando il poco bastava perch\u00e8 si riteneva che la cosa pi\u00f9 importante, indispensabile, fosse il calore della propria terra, della propria casa, convinti che non di solo pane vive l’uomo, sopratutto se guadagnato rinunziando alla salute e alla gioia di vivere nel proprio ambiente naturale.<\/p>\n
Egli, del resto, potremmo dire che antropomorfizzi virtualmente ulivi e carrubi per uno scopo precipuo: ritrae quell’ulivo marcandogli i lineamenti contorti e nodosi, proprio come se fosse uno dei tanti vecchi rimasti soli, carichi di ricordi e di malinconia; il rigoglio delle verdi erbe \u00e8 posto dall’artista alquanto distante dall’ulivo appunto a volerne sottolineare la solitudine, il distacco tra la vecchia e la nuova generazione, cos\u00ec diverse tra loro.<\/p>\n
Se ci soffermiamo, a tal proposito, sulle varie campiture, notiamo che Cammarata ha cura e dimestichezza del problema prospettico, riuscendo a ottenere buoni effetti di profondit\u00e0, anche se alquanto meno dopo quelle successive al caseggiato, quando la distesa marina e soprattutto le zone di fondo nel loro degradare appaiono sfumare in lontananza debolmente; ma ci\u00f2 che \u00e8 da tenere nella dovuta considerazione \u00e8, come negli altri suoi scenari paesaggistici, la distribuzione delle tonalit\u00e0 cromatiche, l’armonia dei colori e della visione d’assieme, che sanno conferire a ogni sua opera una solarit\u00e0 meravigliosa che attrae la vista e appaga il gusto dell’osservatore.<\/p>\n
La profondit\u00e0 del paesaggio che sfuma gradualmente man mano che ci si allontana dalla costa l\u00e0 si pu\u00f2 notare meglio nel quadro che riproduce un lembo paesaggistico della zona di Milazzo, reso con la scioltezza della pennellata e con la dovuta attenzione alla giusta prospettiva ed alla pi\u00f9 adeguata luminosit\u00e0, per cui dal fondo spicca chiaramente l’isola di Vulcano.<\/p>\n
Anche la visione dell’Etna che appare possente all’orizzonte \u00e8 resa con caldi effetti di luce vista alla distanza da una contrada di Caltagirone, con la lussureggiante vegetazione che contraddistingue ogni campagna siciliana, in qualunque zona di essa ci troviamo, anche quando l’artista dipinge un angolo di costa, di spiaggia, dove, ovviamente, al carrubo o all’ulivo sostituisce come protagonista una barca posta a secco e, come il carrubo o l’ulivo, abbandonata, senza la presenza dell’uomo.<\/p>\n
Arturo Messina<\/p>\n
“Il Sole e i Paesaggi di Sicilia su internet” visto da Adriano Salvi<\/h2>\n
Antonino Cammarata racconta le sue impressioni dipingendo in diretta sul suo sito Internet La buona, antica e piacevole pittura figurativa e di paesaggio, al di l\u00e0 ed al di sopra delle mode, continua ad avere milioni di estimatori in Italia e nel mondo. Di questi non molti hanno avuto modo di veder nascere \u201cdal vivo\u201d un dipinto, apprezzando cos\u00ec al meglio il lavoro dell\u2019artista, valutandone l\u2019impegno creativo ed il non poco tempo che occorre per completarlo.<\/p>\n
Antonino Camma-rata, ottimo pittore professionista di Augusta, in provincia di Siracusa, anni addietro ha pensato all\u2019importanza, spesso ingiusta-mente sottovalutata, di questo contatto diretto con il pubblico. In lui, nato nel 1962 e gi\u00e0 con una brillante carriera artistica alle spalle, \u00e8 nata la felice ed inedita intuizione di dotare il suo sito Internet di una web-cam, che lo ritrae al lavoro quotidianamente nel suo studio, mentre dipinge le sue opere.<\/p>\n
Cos\u00ec, da ogni angolo della Terra, \u00e8 possibile vedere nascere sulla tela per molte ore al giorno (anche 10 e pi\u00f9) i dipinti dell\u2019artista che non \u00e8 certo tra quelli che lesinano il proprio impegno, dedicati in prevalenza ai bellissimi scorci di paesaggio della sua Sicilia e realizzati ad olio su tela.<\/p>\n
Colori caldi e squillanti come il cuore generoso ed accogliente del Mediterraneo, raccontano a colpi di pennello di ulivi secolari, campagne con prati fioriti mossi dal vento, marine illuminate dai riflessi di un mare memorabile, piccole case di pescatori, fari, barche all\u2019ormeggio, scorci di paesi, piccole spiagge e scogli dove perdere il proprio sguardo in orizzonti appaganti.<\/p>\n
La Sicilia, madre generosa della civilt\u00e0 pi\u00f9 antiche e crocevia storico di tante dominazioni che hanno lasciato vestigia importanti, \u00e8 fonte inesauribile per l\u2019ispirazione di Cammarata.<\/p>\n
La sua produzione, presente in molte importanti gallerie, \u00e8 molto apprezzata da parecchi anni in Italia ed all\u2019estero, ed ha trovato sbocchi di diffusione e di mercato internazio-nale un tempo impensabili anche tramite Internet, distinguendosi, tra l\u2019altro, dalle altre migliaia di proposte per la possibilit\u00e0 di vedere dipingere dal vivo i quadri che si andranno ad acquistare, garanzia migliore di ogni altro della loro autenticit\u00e0 e della reale pittura in punta di pennello, non riprodotta artificiosa-mente, un aspetto da non trascurare.<\/p>\n
“L’Arte Attraverso Internet”<\/h2>\n
La comprensione dell’arte attraverso internet. E’ questa la formula vincente di Antonino Cammarata, artista augustano che ha fatto conoscere i suoi dipinti ed il fascino della sua terra attraverso la rete in tutto il mondo e sta riscuotendo unanimi consensi da parte della critica e degli amanti dell’arte.<\/p>\n
Cammarata \u00e8 un pittore che svolge il suo lavoro con professionalit\u00e0 e bravura nel suo studio – galleria di via Epicarmo, 23 nel centro storico di Augusta. Oltre a poter ammirare i suoi splendidi paesaggi e le sue magnifiche marine in esposizione permanente, chi si avvicina al mondo dell’artista, scoprir\u00e0 un siciliano dal carattere solare che dimostra ogni giorno attraverso la sua pittura l’amore per la sua terra coniugando tecnologia ed arte impegnato a divulgare la bellezza del territorio siciliano. Tutto \u00e8 iniziato nel 1999 attraverso internet, uno strumento che gli ha offerto l’opportunit\u00e0 di farsi conoscere oltre i confini nazionali in molti paesi.<\/p>\n
L’artista ha ricevuto in questi anni centinaia di e-mail ed il suo sito \u00e8 visitato sempre pi\u00f9 frequente-mente. Internet ha offerto a Cammarata la possibilit\u00e0 di farsi conoscere ed apprezzare e di entrare in contatto con collezionisti e gallerie d’arte ed ora espone le sue opere in prestigiose gallerie d’arte come quella sulla Quinta Strada a New York.<\/p>\n
A testimonianza del suo successo basti citare il fatto che il settimanale americano \u201cItalian Tribune\u201d gli ha dedicato recentemente un’intera pagina. La svolta nella vita artistica di Cammarata \u00e8 avvenuta nell’ottobre del 2003 grazie ad una sua idea semplice ed unica, attivare una webcam nel suo studio in diretta mentre dipinge le sue splendide tele: \u00e8 un successo grandioso! La Rai lo scorso aprile trasmette un servizio sulla webcam di Cammarata sul Tgr Neapolis.<\/p>\n
Il suo sito internet, scoppia letteralmente! Scopre d’essere l’unico in Italia e tra i pochissimi artisti al mondo ad aver avuto il coraggio di dipingere tutti i giorni in diretta per dieci ore! E’ immediatamente linkato da ben 180 portali nel mondo! In soli tre mesi ottiene quasi ventimila visite a testimoniare il successo della sua originale iniziativa.<\/p>\n
“Pensiero Critico di Antonio Coria”<\/p>\n
La maturit\u00e0 di Antonino Cammarata \u00e8 testimoniata dal definitivo vantaggio che lo separa da quanti hanno ancora molto da lavorare per consacrarsi al Paesaggio, nelle sue tele \u00e8 percepibile la sensibilit\u00e0 suscitata dall’amore per la sua terra, esse hanno il dono dell’equilibrio tra evocazione sentimentale e rappresentazione realistica, l\u2019estrema cura e la loro lunga gestazione fatta da incalcolabili pennellate, celano in ciascuna opera un orologio a pendolo che scandisce le ore di un giorno da fiaba, e tornati bambini possiamo magicamente prendere il volo sostenuti dall\u2019inebriante luminosit\u00e0 dei colori tra infiniti orizzonti ed impalpabili cieli, ed \u00e8 proprio questo il segreto di Antonino, sognare di cambiare il Mondo con l\u2019Arte risvegliando l’orgoglio, per porre fine alle devastazioni compiute da figli ingrati, ad una madre dal nome Sicilia.
\nA.Coria<\/p>\n
“Il Pensiero di SHARON GAETA” Italian Tribune USA<\/p>\n
Un artista italiano dipinge le sue radici nei paesaggi ad olio; Mai la terra di Sicilia \u00e8 apparsa cos\u00ec meravigliosa come nei quadri del pittore italiano Antonino Cammarata. Ispiran-dosi al suo vecchio maestro Tomaselli, Cammarata ha trasposto nei suoi quadri la bellezza della sua terra per pi\u00f9 di 20 anni. Cammarata \u00e8 nato ad Augusta in Italia nel 1962. Il suo interesse per l’arte ebbe inizio quando aveva undici anni.<\/p>\n
Mosse i suoi primi passi nella pittura trovando una scatola con dei colori ad olio. Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Siracusa e lo studio del maestro Tomaselli. Cammarata afferma che prima di incontrare Tomaselli, dipingeva senza uno stile personale; i suoi soggetti erano cavalli, fiori, nature morte e copiava opere di pittori famosi.<\/p>\n
Quando Cammarata cominci\u00f2 a frequentare il maestro Tomaselli, cambi\u00f2 il proprio modo di dipingere: ” Tomaselli era un anziano paesaggista, la sua pittura mi influenzava molto”. Cammarata ed il suo maestro avevano una differente visione dei soggetti dei paesaggi; Tomaselli dipingeva paesaggi di tutta Italia, mentre Cammarata interessava trasfondere nelle sue tele l’amore immenso per la sua terra.<\/p>\n
Vivendo in Sicilia, Cammarata ne ama il suo clima mite, i suoi verdi scenari invernali e le sue estati che ne rendono arido il paese e lo colorano di un giallo intenso e luminoso. In questo ambiente l’artista si sofferma spesso a dipingere sotto un olivo e osserva le dolci colline che gli appaiono come onde marine.<\/p>\n
Nel 1992 Cammarata inizia lo studio degli interni delle antiche masserie e delle tradizioni dei siciliani. E stupendo vedere l’amore viscerale con cui i siciliani guardano la loro terra “Isolate masserie fanno le sentinelle alla terra desolata e silente” dice Cammarata. Egli predilige soprattutto Siracusa dove ha studiato ed ha esposto di recente le sue opere in una personale.<\/p>\n
A Siracusa si respira un’aria di un mistico passato come testimoniano gli angusti cortili brulicanti di vita. Cammarata ama ricordare cos\u00ec il suo passato di quando, studente frequentava la scuola ed il suo Maestro. I lavori di Cammarata sono esposti in tutta Italia, in collezioni private in Francia, Germania, Grecia e Stati Uniti.<\/p>\n
Ha esposto alla galleria Margutta di Siracusa , galleria Espressioni d’ Arte (SR) la Cripta del Collegio (SR) e la sua prima personale nel 1985 presso la galleria la Diga (SR). Dal 1991 al 98 i suoi lavori sono stati presentati al Maggio artistico catanese. Ha lavorato per la galleria Fanciuli di Latina, attualmente lavora per la galleria del Massimo di Catania.<\/p>\n
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Antonino Cammarata prima di essere un pittore \u00e8 una persona che stimo molto per la generosit\u00e0 che lo contraddistingue e per quella bont\u00e0 e gentilezza che fa di lui una persona unica, un artista speciale che viene sempre incontro ai suoi tanti amatori che spesso, per problemi di diversa natura non riescono a ragalarsi una […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":335,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[30,14],"tags":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/324"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=324"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/324\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/335"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=324"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=324"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=324"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}