{"id":230,"date":"2017-09-12T11:33:15","date_gmt":"2017-09-12T11:33:15","guid":{"rendered":"http:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=230"},"modified":"2017-09-17T09:23:34","modified_gmt":"2017-09-17T09:23:34","slug":"eliano-fantuzzi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/eliano-fantuzzi\/","title":{"rendered":"Eliano Fantuzzi"},"content":{"rendered":"

“Eliano Fantuzzi… il Maestro della luce” a cura di Danilo Sensi<\/strong><\/p>\n

\"eliano<\/a>Eliano Fantuzzi, nasce a Modena nel 1909 ma subito la famiglia si trasferisce a Verona, dove l\u2019artista precocemente scoprir\u00e0 la sua vena pittorica.<\/p>\n

Giovane e talentuoso, a sette anni dipinge un grande quadro rappresentante Muzio Scevola che si bruciava la mano, lui stesso dir\u00e0 in seguito che ci\u00f2 che allora vedeva come un gioco, la pittura, lo accompagner\u00e0 per tutta la vita.<\/p>\n

A 15 anni dopo il Ginnasio, frequenta il Liceo Artistico di Verona e dopo un anno fu promosso e giudicato idoneo alla locale Accademia.<\/p>\n

\"\"<\/a>Durante gli studi sogna Parigi e gli Impressionisti, Mont \u2013 Martre e la vita boemienne e nel 1924 finalmente si trasferisce nella capitale francese.<\/p>\n

A Parigi organizza le sue prime mostre, lavora come cameriere e come facchino, conosce Pablo Picasso e George Braque, attraversa alterne fortune e diventa amico di Matisse e di Chagal.<\/p>\n

Nel 1939 si arruola nell\u2019esercito francese, dopo essere diventato uno degli artisti pi\u00f9 richiesti di Parigi.<\/p>\n

Nel 1943 rientra in Italia, a Roma, dove comincia a frequentare i maggiori artisti del momento fra cui Ottone Rosai, Massimo Campigli e Renato Guttuso e come in precedenza a Parigi, dopo poco diviene uno degli artisti pi\u00f9 in voga, tanto in voga che nel 1948 viene chiamato a decorare la reggia Saudita di Taif, dall\u2019Emiro Ibim Saud, detto anche, \u201cIl Leone del Deserto\u201d. Soggiorna presso l\u2019Emiro fino al 1953 realizzando un affresco per il salone dei ricevimenti della reggia dove dipinge due scene di vita, \u201cLa Pace\u201d e \u201cLa Guerra\u201d.<\/p>\n

\"fantuzzi<\/a>Rientrato in Italia, dopo una breve ma intensa permanenza nell\u2019isola di Capri si ritira nell\u2019amata Verona, dove morir\u00e0 nel 1987.<\/p>\n

Bistrattato, copiato e delle volte rinnegato da coloro che lo hanno esaltato in vita, resta un grande artista del novecento italiano e viene tuttora definito dai maggiori e pi\u00f9 attenti critici \u201cUn documento vivo del nostro tempo, un maestro di giovani, un ricercatore di luci e forme che sono inconfondibilmente una sua creazione\u201d.<\/p>\n

Un artista che ha un suo modo del tutto particolare e geniale di far pittura, non pu\u00f2 non restare nella schiera di coloro che dando un contributo alla ricerca creativa lasciano il segno di uomini e cose, ambienti e costumi, luci e ritmi di vita del nostro tempo.<\/p>\n

La sua vicenda pittorica \u00e8 in parte paragonabile a quella di uno dei maggiori artisti del mondo, Giorgio De Chirico. De Chirico e Fantuzzi sono i due artisti pi\u00f9 falsificati d\u2019Italia e per entrambi vale la supposizione che se avessero dovuto dipingere tutte le opere, oggi recanti la loro firma avrebbero dovuto vivere pi\u00f9 di mille anni.<\/p>\n

Fra alcuni anni si costituir\u00e0 sicuramente un centro di studi dell\u2019opera di Fantuzzi, una Fondazione che provveder\u00e0, come nel caso di De Chirico, a far diventare opere d\u2019arte tutte le infinite imitazioni che girano con la presupposta firma di Eliano Fantuzzi. Minor fortuna ha per\u00f2 avuto Fantuzzi nel mercato artistico, di De Chirico.<\/p>\n

\"fantuzzi<\/a>Nel 1959, si tenne una mostra alla Quadriennale Nazionale d\u2019Arte di Roma, i cinque quadri esposti da Eliano Fantuzzi furono venduti a circa seicentomila lire ciascuno e quindi oggi, proporzionando l\u2019 attuale potere d\u2019acquisto dell\u2019euro, i suoi dipinti si dovrebbero vendere a delle cifre molto pi\u00f9 importanti, di quelle a cui vengono trattati, non sempre quindi la qualit\u00e0 viene premiata dal mercato, anche se nelle quotazioni del Maestro veronese ha molto influito la sua personale vicenda e il suo atteggiamento nei confronti dei plagi e dei falsi che si trovano in circolazione.<\/p>\n

Si racconta che negli anni sessanta, Eliano Fantuzzi era orgoglioso e ingenuamente si beava di essere copiato, come se ci\u00f2 rappresentasse un premio alla bravura o alla fama acquisita, in seguito ci\u00f2 \u00e8 divenuto per la sua arte, una vera punizione. Pochi sono i pittori che possono vantare altrettanta notoriet\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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