{"id":1291,"date":"2019-05-08T08:51:19","date_gmt":"2019-05-08T08:51:19","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/?p=1291"},"modified":"2019-05-08T08:54:31","modified_gmt":"2019-05-08T08:54:31","slug":"edvard-munch","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tuttarteonline.it\/edvard-munch\/","title":{"rendered":"Edvard Munch: biografia e opere"},"content":{"rendered":"\n

Il pittore norvegese Edvard Munch (1863\u20131944) \u00e8 conosciuto per il suo iconico dipinto pre-espressionista “L’urlo”.<\/p>\n\n\n\n

Nato nel 1863 a L\u00f6ten, in Norvegia, il famoso pittore Edvard Munch stabil\u00ec uno stile libero e psicologico tutto suo. Il suo dipinto “L’urlo” (“Skrik<\/em>“; 1893), \u00e8 una delle opere pi\u00f9 riconoscibili nella storia dell’arte. <\/p>\n\n\n\n

Le sue opere pi\u00f9 tardive si rivelano meno intense, ma i suoi primi dipinti pi\u00f9 scuri ne garantiscono l’eredit\u00e0. A testimonianza della sua importanza,
“L’urlo” \u00e8 stato venduto per oltre 119 milioni di dollari nel 2012, stabilendo un nuovo record.<\/p>\n\n\n\n

La prima infanzia e l’educazione
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Edvard Munch \u00e8 nato il 12 dicembre 1863 a L\u00f6ten, in Norvegia, secondo di cinque figli. Nel 1864, Munch si trasferisce con la sua famiglia nella citt\u00e0 di Oslo, dove sua madre muore quattro anni dopo a causa della tubercolosi – l’inizio di una serie di tragedie familiari nella vita di Munch: sua sorella Sophie, anch’essa morta di tubercolosi, nel 1877 all’et\u00e0 di 15 anni; un’altra delle sue sorelle trascorre la maggior parte della sua vita in istituto per malattie mentali; e suo unico fratello \u00e8 morto di polmonite all’et\u00e0 di 30 anni.<\/p>\n\n\n\n

Nel 1879, Munch inizi\u00f2 a frequentare un istituto tecnico per studiare ingegneria, ma lasci\u00f2 solo un anno dopo, quando la sua passione per l’arte super\u00f2 il suo interesse per l’ingegneria. Nel 1881 si iscrive alla Royal School of Art and Design. L’anno seguente, affitta uno studio con altri sei artisti e partecipa alla sua prima mostra, alla Mostra dell’Industria e dell’Arte.<\/p>\n\n\n\n

Successo commerciale
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Dopo tre anni di studio e pratica, Munch ricevette una borsa di studio e si rec\u00f2 a Parigi, in Francia, dove trascorse tre settimane. Dopo il ritorno a Oslo, inizia a lavorare a nuovi dipinti, uno dei quali \u00e8 “Il bambino malato”, che terminer\u00e0 nel 1886. In quella che sarebbe stata considerata la prima opera a rappresentare la rottura di Munch con lo stile realista, il dipinto cattura simbolicamente sulla tela un’intensa emozione, raffigurante in particolare i suoi sentimenti per la morte della sorella quasi nove anni prima.<\/p>\n\n\n\n

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Il celebre “Urlo” di Munch<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Dal 1889 (anno della morte del padre) al 1892, Munch visse principalmente in Francia, finanziato da borse di studio statali, impegnandosi nel periodo pi\u00f9 produttivo e travagliato della sua vita artistica. <\/p>\n\n\n\n

Fu in questo periodo che Munch realizz\u00f2 una serie di dipinti che chiam\u00f2 “Fregio della vita”, comprendendo 22 opere per una mostra a Berlino del 1902. Con dipinti che portano titoli come “Disperazione” (1892), “Malinconia” (1892-93 ca.), “Ansia” (1894), “Gelosia” (1894-95 ca.) e “L’urlo” (noto anche come “Il pianto”) – l’ultimo dei quali, dipinto nel 1893, diventer\u00e0 uno dei dipinti pi\u00f9 famosi mai realizzati – lo stato mentale diunch \u00e8 in piena mostra, e il suo stile varia molto, a seconda dell’emozione che lo ha colpito in quel momento. <\/p>\n\n\n\n

La collezione riscuote un enorme successo e Munch diventa ben presto noto al mondo dell’arte. In seguito, egli trov\u00f2 una breve felicit\u00e0 in una vita altrimenti colorata dal bere in eccesso, dalla disgrazia familiare e dall’angoscia mentale.<\/p>\n\n\n\n

\"Edvard
Edvard Munch Selvportrett (Autoritratto) 1881-82. Museo Munch, Oslo, Norvegia <\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Gli anni successivi e l’eredit\u00e0
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Il successo non fu sufficiente a domare a lungo i demoni interiori di Munch, tuttavia, e all’inizio del 1900, il suo bere and\u00f2 fuori controllo. Nel 1908, sentendo voci e soffrendo di paralisi da un lato, crolla e ben presto si reca in un sanatorio privato, dove beve meno e ritrova un po’ di compostezza mentale. Nella primavera del 1909, se ne va, desideroso di tornare al lavoro, ma, come dimostra la storia, la maggior parte delle sue grandi opere sono alle sue spalle.<\/p>\n\n\n\n

Munch si trasferisce in una casa di campagna a Ekely (vicino Oslo), in Norvegia, dove vive isolato e inizia a dipingere paesaggi. Quasi morto di influenza nella pandemia del 1918-19, si riprese e sopravvisse per pi\u00f9 di due decenni (mor\u00ec nella sua casa di campagna a Ekley il 23 gennaio 1944). Munch dipinse fino alla morte, spesso raffigurando il suo stato di deterioramento e varie malattie fisiche nel suo lavoro.<\/p>\n\n\n\n

Nel maggio 2012, L’Urlo di Munch \u00e8 andato all’asta ed \u00e8 stato venduto da Sotheby’s a New York per pi\u00f9 di 119 milioni di dollari, un prezzo da record, sigillando la sua reputazione come una delle opere d’arte pi\u00f9 famose e importanti mai prodotte.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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